Se fino a pochi anni ci fa ci avessero detto che avremmo mangiato con gusto dei prodotti a base di canapa, probabilmente molti di noi sarebbero scoppiati a ridere; altri invece si sarebbero ritratti con disgusto al solo pensiero di poter mangiare i derivati di una pianta allucinogena. Eppure oggi non è più così.
I costumi, gli usi e le abitudini degli italiani (e non solo) cambiano velocemente e con grande frequenza, per cui ciò che in passato sembrava impossibile, oggi diventa un’abitudine condivisa da molti e decisamente diffusa, perfino sana e anche consigliata da alcuni nutrizionisti.
A determinare questo importante cambiamento sociale – e in particolare una vera e propria trasformazione nei consumi quotidiani – ha influito sicuramente una riabilitazione mediatica della pianta di canapa, oggi non più considerata solo come un prodotto ricreativo e trasgressivo, ma soprattutto un prodotto sano e anche utile. Non a caso, la pianta di canapa (e con lei tutti i suoi derivati) è molto apprezzata soprattutto per la sua versatilità e il suo ampio impiego in cucina, in erboristeria, profumeria, nel settore tessile, in quello edile e in tantissimi altri ambiti.
Ma il vero boom c’è stato proprio nel settore alimentare. Oggi non c’è supermercato o negozio specializzato in alimenti naturali che non abbia tra gli scaffali alimenti a base di canapa. La varietà di prodotti realizzati con i semi di canapa è realmente molto vasta: si va dai semi allo stato puro agli estratti, come l’olio, fino ad arrivare ai lavorati, come farina, pasta, biscotti, salse, barrette energetiche, dolci e creme.
Questi prodotti riscontrano un grande apprezzamento soprattutto per le qualità e le proprietà nutritive dei semi di canapa, ricchissimi di proteine e preziosi Omega 3 e 6 (in proporzioni perfette, addirittura consigliate dai nutrizionisti).
I semi di canapa – e quindi tutti gli alimenti confezionati e prodotti con questo ingrediente di base – hanno una massa grassa del 34%; ciò significa che gli alimenti alla canapa contengono una quantità estremamente ridotta di grassi saturi e una grande quantità di grassi insaturi e polinsaturi, senza dimenticare il quantitativo molto elevato di proteine e amminoacidi. Ideali per coloro che devono condurre una dieta ad alto contenuto proteico.
Naturalmente – a differenza della gran parte delle infiorescenze ottenute da questa pianta e dei trinciati di canapa utilizzati generalmente per scopri decorativi o come profumatori per ambienti – i prodotti alimentari a base di canapa non contengono THC (neanche nei limiti previsti dalla legge come previsto ad esempio per la cannabis light), ma solo ed esclusivamente del prezioso CBD (cannabidiolo, che non ha nulla a che fare con gli effetti della cannabis).
Tra tutti gli alimenti vale la pena menzionare l’olio, che viene estratto a freddo (mantenendo così inalterate tutte le sue virtuose proprietà energetiche e nutrizionali) senza l’impiego di solventi chimici, ricchissimo non solo di Omega 3 e 6, ma anche di vitamine e sali minerali. Grazie all’insieme delle sue proprietà nutrizionali, questo prodotto è ideale per aiutare a contrastare il colesterolo in modo naturale, ma anche per prevenire (o ridurre) il rischio di problemi cardiovascolari, senza dimenticare che le sostanze contenute all’interno di questo olio permettono di contrastare efficacemente e in modo naturale i radicali liberi.
Ma non è tutto, perché – secondo diversi studi scientifici internazionali – un consumo razionato e frequente di olio di semi di canapa aiuterebbe a rafforzare anche l’apparato muscolare, il sistema immunitario e quello nervoso.
Per questo sul web e nei libri di cucina si sono moltiplicate le ricette a base di canapa, che propongono di utilizzare semi e olio per la realizzazione di insalate, zuppe, creme spalmabili, sughi e pesti, dolci al cucchiaio e molto altro ancora. L’unica accortezza da seguire nel momento in cui si utilizza dell’olio di semi di canapa spremuto a freddo è di mangiarlo a crudo, per non disperderne le proprietà.