Gli impianti elettrici industriali sono essenziali per il funzionamento di grandi sistemi produttivi in quanto garantiscono la continuità e l’efficienza della produzione. Gli impianti elettrici industriali sono progettati per alimentare macchinari e dispositivi in ambienti di medie e grandi dimensioni; devono essere sicuri, efficienti e conformi alle normative vigenti.

Vediamo in dettaglio il funzionamento di un impianto elettrico industriale, le sue componenti principali, le normative di riferimento e l’importanza della manutenzione.

Componenti principali di un impianto elettrico industriale

Tubi e cavi

I tubi e i cavi di un impianto elettrico industriale svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza e l’efficienza dell’intero sistema. È essenziale che siano posizionati in luoghi ventilati e al riparo da urti accidentali. Questo non solo previene possibili danni fisici, ma assicura anche una maggiore durata nel tempo.

I tubi devono essere realizzati con materiali ignifughi e avere dimensioni adeguate per facilitare l’inserimento e la rimozione dei cavi conduttori. Il diametro minimo dei tubi deve essere di almeno 20 mm. Questo parametro è fondamentale per evitare difficoltà durante le operazioni di manutenzione e installazione.

Per quanto riguarda i cavi, essi devono essere adatti a tensioni di 450/750 V e avere dimensioni variabili in base all’uso specifico. Ad esempio:

  • 1 mm² per gli impianti di comando
  • 1,5 mm² per gli impianti di illuminazione
  • 2,5 mm² per i conduttori di macchine motori o prese

La scelta dei materiali ignifughi per i cavi è altrettanto cruciale per garantire la sicurezza dell’impianto in caso di incendio. Inoltre, è importante che i cavi nelle cassette di derivazione siano ordinati per circuito e facili da maneggiare.

In sintesi, la corretta selezione e installazione di tubi e cavi è fondamentale per il funzionamento sicuro ed efficiente di un impianto elettrico industriale.

Quadri elettrici

Il quadro elettrico industriale è un componente fondamentale degli impianti elettrici industriali, progettato per garantire sicurezza ed efficienza nella gestione dell’energia. Una delle caratteristiche principali di questi quadri è la conformità al requisito di protezione minima IP55, che assicura una protezione adeguata contro la polvere e i getti d’acqua, rendendoli adatti ad ambienti industriali spesso esposti a condizioni difficili.

Oltre alla protezione IP55, i quadri elettrici devono essere realizzati in materiale autoestinguente per prevenire incendi in caso di guasti elettrici. Questo materiale è progettato per spegnersi da solo una volta che la fonte di calore viene rimossa, riducendo così il rischio di propagazione delle fiamme.

Un altro aspetto cruciale è il sistema di chiusura sicuro. I quadri elettrici devono essere dotati di chiusure che impediscano l’accesso non autorizzato e proteggano i componenti interni da danni accidentali. Questo è particolarmente importante in ambienti industriali, dove un’interruzione non pianificata può avere conseguenze significative sulla produzione.

In sintesi, i quadri elettrici industriali devono essere progettati e realizzati con materiali e sistemi di protezione che garantiscano la sicurezza operativa e la continuità della produzione.

Prese e spine

Le prese e le spine negli impianti elettrici industriali rivestono un ruolo cruciale per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dei macchinari. A differenza degli impianti domestici, quelli industriali richiedono componenti in grado di gestire correnti molto più elevate. Pertanto, le prese e le spine devono essere progettate per sopportare queste condizioni gravose senza compromettere la sicurezza.

In particolare, tutte le prese e le spine utilizzate in ambienti industriali devono essere:

  • realizzate con materiali ignifughi per prevenire il rischio di incendi
  • dotate di una protezione minima ipxxb, che le rende inaccessibili alle dita, riducendo così il rischio di contatti accidentali
  • fissate in portafrutti ignifughi, che offrono un ulteriore livello di protezione contro il fuoco e i danni meccanici

Queste specifiche sono fondamentali per garantire che l’impianto elettrico industriale sia sicuro e conforme alle normative vigenti. Utilizzare componenti di qualità e adeguatamente certificati è essenziale per prevenire incidenti e garantire la continuità operativa delle attività industriali.

Trasformatori elettrici

I trasformatori elettrici sono dispositivi fondamentali all’interno di un impianto elettrico industriale, poiché permettono di adattare la tensione elettrica in base alle esigenze specifiche del sistema. Il loro principale compito è quello di trasformare l’energia elettrica da un livello di tensione a un altro, garantendo così la sicurezza e l’efficienza del flusso di corrente verso i macchinari e le apparecchiature.

 

In un contesto industriale, i trasformatori possono essere utilizzati sia per aumentare la tensione, riducendo così le perdite di energia durante il trasporto, sia per ridurla, rendendola sicura e utilizzabile dai vari dispositivi. La scelta del trasformatore corretto è cruciale per il buon funzionamento dell’intero impianto, e la manutenzione periodica è essenziale per prevenire guasti e garantire la continuità operativa.

Per approfondire il funzionamento e l’importanza di questi componenti, rimandiamo a questo articolo sui trasformatori elettrici.

Normativa di riferimento

Per garantire la sicurezza di persone e cose, esiste una precisa normativa da rispettare per l’installazione e la manutenzione degli impianti elettrici industriali. Le principali norme da considerare includono:

  • norma CEI 64-8: questa norma regola la progettazione e l’installazione degli impianti elettrici, assicurando che siano sicuri e conformi agli standard tecnici. È fondamentale per garantire che ogni componente dell’impianto sia installato correttamente e funzioni in modo sicuro
  • P.R 462/02: questo decreto prevede verifiche periodiche degli impianti elettrici per attestare la loro sicurezza. Le verifiche sono necessarie per rilasciare la dichiarazione di conformità e devono essere effettuate sia all’attivazione dell’impianto che ogni due o cinque anni, a seconda delle specifiche del sistema

Oltre a queste, altre normative rilevanti includono il Decreto Legislativo 81 del 2008, che riguarda la sicurezza sul lavoro, la Legge 186/1968 sui materiali elettrici e il DL 37/2008 sulla sicurezza degli impianti. Queste leggi e regolamenti sono progettati per proteggere sia i lavoratori che le strutture industriali, assicurando che gli impianti elettrici siano mantenuti in condizioni ottimali e operino senza rischi di incidenti.

La conformità a queste norme non solo garantisce la sicurezza, ma è anche un requisito legale per evitare sanzioni e responsabilità in caso di incidenti. Pertanto, è essenziale che ogni impianto elettrico industriale sia progettato, installato e mantenuto da professionisti qualificati che seguano rigorosamente queste linee guida.

Manutenzione degli impianti elettrici industriali

Una volta installato, un impianto elettrico industriale richiede una manutenzione periodica per garantirne il corretto funzionamento e la sicurezza. Le verifiche devono essere effettuate sia all’attivazione dell’impianto che periodicamente, generalmente ogni due o cinque anni, in conformità con le normative vigenti.

La manutenzione degli impianti elettrici industriali (come abbiamo visto, regolata dal D.P.R 462/02) è fondamentale per prevenire guasti e incidenti, assicurando la continuità operativa e la protezione delle persone. I principali controlli da effettuare includono:

  • verifica dell’integrità dei cavi e dei tubi: è importante controllare che non vi siano danni fisici, usura o segni di deterioramento che possano compromettere la sicurezza e l’efficienza dell’impianto
  • controllo del funzionamento degli interruttori e dei connettori: gli interruttori devono essere testati per assicurarsi che funzionino correttamente e che i connettori siano ben saldi e privi di corrosione
  • ispezione dei quadri elettrici: i quadri elettrici devono essere ispezionati per rilevare eventuali anomalie, come connessioni allentate, surriscaldamenti o componenti danneggiati

Affidare la manutenzione a aziende certificate è essenziale per garantire che tutte le operazioni siano eseguite secondo le normative di sicurezza e qualità. La manutenzione regolare non solo previene i guasti, ma contribuisce anche a prolungare la vita utile dell’impianto e a mantenere elevati standard di sicurezza.

Un impianto elettrico industriale ben mantenuto è sinonimo di efficienza e affidabilità, due elementi cruciali per il successo di qualsiasi attività produttiva.

Costi di un impianto elettrico industriale

Il costo di un impianto elettrico industriale può variare notevolmente in base alle specifiche esigenze di produzione e alle dimensioni dell’area da coprire. In generale, il costo può oscillare tra i 60 e i 120 euro al metro quadrato. Questa variazione di prezzo dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del progetto, la qualità dei materiali utilizzati, e le normative di sicurezza da rispettare.

Un impianto elettrico industriale richiede una progettazione accurata e l’impiego di componenti specifici che garantiscano efficienza e sicurezza. Tra i costi da considerare ci sono:

  • materiali: i cavi, i quadri elettrici, le prese e gli interruttori devono essere di alta qualità per resistere alle condizioni operative industriali
  • manodopera: la progettazione e l’installazione devono essere eseguite da professionisti qualificati, il che incide sul costo totale
  • manutenzione: gli impianti elettrici industriali richiedono controlli periodici e manutenzione per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza nel tempo

Inoltre, è importante considerare che un investimento iniziale maggiore in materiali e progettazione di qualità può ridurre i costi di manutenzione e aumentare la durata dell’impianto. Rivolgersi a professionisti esperti è fondamentale per assicurare che l’impianto rispetti tutte le normative vigenti e funzioni in modo efficiente.