Tutti sognano di avere un giardino curato in cui vedere scodinzolare il cane o qualche farfalla svolazzante. Alla base di uno spazio esterno curato, però, vi è sempre una certa attenzione nelle scelte: nell’articolo di oggi vi insegniamo quando seminare il prato.

Ammettiamolo: chiunque abbia una casa grande sogna di avere un piccolo ‘eden’ fiorito in cui accogliere gli ospiti. Arredare uno spazio esterno non è poi così difficile e neanche trovare una casa che ne abbia uno ben disposto. Le buone intenzioni ci sono tutte ma quando ci troviamo a dover creare dal nulla la nostra bellissima aiuola, con paletta e semini alla mano, ci scontriamo con una dura realtà: ma quanto è faticoso curare un prato?

È vero, prendersi cura del proprio giardino non è un’operazione semplice ma con i giusti accorgimenti possiamo garantire alla nostra aiuola una perfetta fioritura.

Come dicevamo all’inizio, la riuscita realizzazione di un prato fiorito dipende molto dalle scelte che vengono fatte. Una tra queste è particolarmente essenziale, ecco perché ne parliamo nell’articolo di oggi.

La stagione giusta

La scelta più importante è legata al periodo di seminazione. Se si semina nel mese sbagliato si corre infatti il rischio che i fattori ambientali possano rovinare il nostro lavoro o che la germinazione non avvenga correttamente.

I periodi migliori per seminare sono sicuramente due: la primavera e l’autunno. I mesi di marzo o aprile, in particolare, favoriscono l’operazione con condizioni climatiche perfettamente temperate.

A rendere questi mesi ideali per la seminazione è però la temperatura del terreno. Un sottosuolo freddo, infatti, potrebbe compromettere la germinazione; la temperatura giusta deve essere sopra i 10 gradi.

Anche l’autunno, come dicevamo, è una buona stagione per la semina. Mesi come settembre e ottobre prestano condizioni ottimali a questa fase. Inoltre, seminando in questo periodo, si è certi di ottenere un prato già ben curato prima ancora che giunga l’inverno.

Come seminare

Tanto per cominciare bisogna liberarsi della gramigna con dei diserbanti naturali e poi arare il terreno rendendolo omogeneo ed evitando i dislivelli. A questo punto bisogna stendere il terriccio uno strato di 3/4 mm. È importante che questo contenga sabbia o fibre di cocco e legno. Questa fase può sembrare a molti trascurabile e invece ha bisogno di una certa cura e attenzione, poiché è nell’omogeneità del terriccio che risiede la possibilità di ottenere un buon lavoro e un prato perfettamente seminato.

Se state seminando a mano vi consigliamo di fare molta attenzione alla dosi distribuite, la semina deve essere infatti distribuita uniformemente. Se ne avete la possibilità, potete usare per questa operazione una seminatrice.

La fase successiva è quella della concimazione, nel vostro caso occorre un concime starter a base di fosforo. A questo punto non vi resta che irrigare con costanza il terreno, che ha bisogno di tenersi sempre umido per favorire la germinazione. Il primo taglio va fatto al raggiungimento dei 10 centimetri.

Il procedimento è più o meno lo stesso, che si voglia seminare in autunno o in primavera.