Un pensiero comune è che “andare dallo psicologo” sia l’equivalente di dichiarare di “essere pazzi” o “avere problemi mentali”. La realtà è ben diversa, e oggi come non mai, specialmente dopo i danni causati da lockdown e pandemie varie, i professionisti della salute mentale stanno facendo tutto il possibile per aprirsi ad un pubblico vasto, sempre più desideroso di star bene.

Tra i numerosi psicologi che operano online, abbiamo contattato il dottor Giorgio Ioimo, con studi a Firenze e a Torino, che ci ha aiutato a rispondere a 5 domande sulla psicologia, per capire quando è bene vedere uno psicologo, quali sono i benefici di una visita, quando invece non è consigliato, e così via. Maggiori info sono disponibili sul sito web del dottor Ioimo, ma ecco subito le risposte alle domande!

Chi è lo psicologo?

Lo psicologo è un laureato in psicologia, che attraverso colloqui individuali aiuta le persone ad affrontare i propri disagi. Spesso i pazienti vengono sostenuti in un percorso di comprensione di sè e di crescita personale, mentre a volte lo psicologo fornisce sostegno psicologico di coppia o familiare.

Naturalmente, le tematiche trattate variano a seconda dei casi: lo psicologo fornisce infatti sostegno ad adulti o adolescenti, per scavare a fondo su problemi quali ansia, psicosi, disturbi ossessivo-compulsivi, fobie o problemi di alimentazione.

Come funziona una visita dallo psicologo?

Quella che comunemente viene chiamata “visita dallo psicologo” è in realtà un colloquio terapeutico, o seduta psicologica, in cui il professionista valuta la direzione da prendere, che può essere un percorso di terapia psicologica o il reindirizzamento verso un altro specialista, come ad esempio uno psichiatra.

I colloqui sono fatti perlopiù di dialogo e confronto tra paziente e psicologo, in cui vengono fatti emergere stati d’animo, emozioni, pensieri negativi, tensioni e paure.

Dove riceve lo psicologo?

Lo psicologo solitamente riceve nel suo studio, ma non sempre la situazione appare come quella che si vede nei film. Il famoso “lettino dello psicologo” infatti molto spesso viene sostituito da una normale sedia, e il dialogo avviene parlando col dottore mentre lui o lei siede alla scrivania.

Soprattutto in seguito alla pandemia, molti psicologi si sono “trasferiti” online, o comunque hanno iniziato a lavorare anche tramite sedute in remoto, tanto che secondo uno studio nel 2021 l’86,7% degli psicologi ha affermato di aver lavorato online, contro il 37,8% del 2017. Ciò è evidenziato da uno studio da una parte riesce ad azzerare le distanze, ma dall’altra può scatenare una serie di pensieri avversi. Sempre meglio quindi valutare l’incontro in presenza.

Quando andare dallo psicologo?

Sono tante le risposte a questa domanda. E’ possibile richiedere l’aiuto di uno psicologo quando ci sono situazioni complesse, che durano a lungo nel tempo, oppure in caso di eventi traumatici improvvisi come lutti o problemi di salute. Capire il momento giusto per andare dallo psicologo può essere determinante, e come sempre, meglio prevenire che curare.

Perchè andare dallo psicologo?

Questa domanda potrebbe parzialmente sovrapporsi al “quando”, ma non è proprio così. Infatti, i motivi che spingono ad andare dallo psicologo possono essere diversi, e di varia tipologia.

Tra i motivi che spingono le persone ad andare dallo psicologo, c’è ad esempio il dover capire come fronteggiare un momento di cambiamento, come la fine di una relazione, un cambio di lavoro, oppure una nuova famiglia o il trasferimento in un’altra città. Oppure si potrebbe pensare di andare dallo psicologo per migliorare la propria autostima, e prendere una miglior consapevolezza di noi stessi, oppure ancora per guarire da disturbi depressivi, dell’alimentazione o fobie di vario tipo.

A volte, la visita dallo psicologo è mossa da semplice curiosità nel capire meglio sè stessi e il modo in cui si vede il mondo. Uno psicologo non è necessariamente sinonimo di disturbo di comportamento, ma la seduta può essere usata anche per superare la timidezza o comprendere al meglio le proprie emozioni.