Temporanea oppure permanente, la tricopigmentazione è la tecnica studiata appositamente per intervenire con un rimedio estetico per chi ha avuto una perdita di capelli.
Ma che cos’è la tricopigmentazione? Come si può usare per nascondere la calvizie femminile?
La calvizie al femminile è ancora un tabù, sono molte le donne che non accettano e hanno bisogno di assistenza psicologica per fare pace con la propria immagine e rasserenarsi. Esistono dei rimedi estetici che possono aiutare le donne (e gli uomini) a vedersi e sentirsi meglio.
Per ottenere un adeguato approfondimento ci siamo rivolti a questo centro specializzato in tricopigmentazione che opera su Treviso, Padova, Vicenza e Verona. Ci hanno spiegato che la tricopigmentazione è un trattamento di micropigmentazione del cuoio capelluto grazie alla quale si può ricostruire l’immagine dei capelli con un deposito di pigmenti in tutto lo strato di superficie del derma.
Cos’è la tricopigmentazione
Studiata appositamente per mascherare la perdita di capelli, la tricopigmentazione è una tecnica perfetta per trattare con efficacia la calvizie. Può essere applicata sia sui capelli rasati sia su quelli lunghi, a seconda della situazione specifica da trattare.
Si ha un ottimo risultato, attraverso l’applicazione microscopica, puntiforme e controllata del pigmento color cenere. Può essere permanente oppure reversibile, comunque è biocompatibile e non causa allergie di nessun genere.
Essenziale è la professionalità dell’operatore che, in ogni caso, deve avere un percorso di studi specifico e utilizzare strumenti idonei per la pigmentazione del cuoio capelluto.
Sono disponibili diverse tipologie di trattamenti: effetto rasato, effetto densità, temporaneo e permanente.
Effetto rasato: generalmente sono necessarie tre sedute, le prime consecutive in due giorni, la terza dopo un mese circa dall’ultima applicazione.
Effetto densità: l’applicazione avviene in quattro sedute, le prime due in giorni consecutivi, le altre a distanza di un mese.
Tricopigmentazione temporanea: vengono programmate due sedute annuali, da ripetere anno per anno.
Tricopigmentazione permanente: sono previste sedute di controllo a distanza di cinque anni una dall’altra.
Come usare efficacemente la tricopigmentazione per nascondere la calvizie femminile
Con la tricopigmentazione è possibile intervenire nello strato più superficiale del cuoio capelluto. In questo modo si modifica con efficacia anche l’aspetto estetico della zona del derma trattata, ricreando alla perfezione, e con naturalezza, l’effetto del pelo che nasce.
In ambito femminile la tricopigmentazione è considerata una soluzione adeguata per risolvere diverse esigenze. Grazie a questa tecnica la donna può sia mascherare la calvizie sia esaltare i risultati ottenuti dal trapianto di capelli.
Il suo perfezionamento riesce a far ottenere risultati del tutto naturali, creando l’idea che i capelli siano presenti nel cuoio capelluto dove, invece, sono caduti e la zona realmente è calva.
Tricopigmentazione temporanea e permanente, consigli:
Molte donne scelgono di sottoporsi alla tricopigmentazione temporanea in quanto lascia la libertà di scegliere se mantenere il look negli anni oppure modificarlo in base ai cambiamenti naturali dell’età. Infatti, il risultato che poteva essete perfetto per una trentenne, a cinquant’anni potrebbe non essere più adatto per l’evolversi dell’incanutimento. In questi casi può essere utile, quindi, lasciar svanire il pigmento, per poi intervenire in un secondo momento, in maniera specifica alla necessità.
Chi, invece, sceglie la tricopigmentazione permanente, sa che il trattamento non svanirà con il trascorrere del tempo. Dopo l’applicazione sono necessarie soltanto sedute di mantenimento a distanza una dell’altra di cinque anni, mentre quelle per la tricopigmentazione temporanea sono più frequenti. Alle donne che sono del tutto sicure del look scelto, generalmente è loro consigliata quella permanente.
Ovviamente la tricopigmentazione permanente è una scelta inderogabile, che non consente di ripristinare la soluzione e modificare l’aspetto ottenuto.
Disclaimer
Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante.