Avere denti bianchi e splendenti è un desiderio molto diffuso: poter contare su un bel sorriso, infatti, vuol dire anche migliorare il proprio aspetto e acquisire maggior sicurezza nelle relazioni sociali.
Tuttavia, molto spesso capita di leggere su siti e riviste alcuni rimedi fai da te per ottenere i denti bianchi, ma non si tratta di metodi sicuri ed efficaci e anzi, a lungo andare l’utilizzo di prodotti sbiancanti può rovinare l’aspetto e la salute dei denti.
Dal sito dello studio Lorello di Padova, apprendiamo i consigli degli esperti per sbiancare i denti in modo efficace anche con il fai da te e avere una bocca sana.
Bicarbonato: meglio utilizzarlo solo una volta a settimana
Tra i rimedi più utilizzati per sbiancare i denti c’è sicuramente il bicarbonato. Questa polvere, infatti, utilizzata in cucina e per pulire la casa, viene spesso impiegata anche con lo spazzolino per lavare i denti.
In realtà, è bene chiarire che il bicarbonato non ha proprietà sbiancanti, ma agisce come un leggero abrasivo che rimuove le macchie superficiali dai denti. Il risultato immediato è quello di far apparire la dentatura più lucente, ma non viene modificata la sua tonalità.
Come utilizzare il bicarbonato per lavare i denti
Sebbene il bicarbonato sia utile per prevenire tartaro e placca e le infiammazioni di gengive e bocca, è necessario usarlo nel modo giusto. E’ preferibile usarlo solo una o due volte alla settimana: bisognerebbe formare una pasta, mescolando un cucchiaino di bicarbonato e un po’ d’acqua e utilizzarla come se fosse un tradizionale dentifricio.
Tuttavia, in caso d’infiammazioni, ferite, sanguinamento, recessioni gengivali o del dolorosissimo herpes (leggete i consigli per eliminarlo in poco tempo), è preferibile evitare questa pratica e rivolgersi al proprio dentista di fiducia.
Dentifricio sbiancante: cosa ne pensano gli esperti
In commercio esistono tantissime tipologie di dentifrici sbiancanti, un prodotto sempre più richiesto che promette di eliminare le macchie e schiarire i denti. Solitamente, si tratta di paste granulose dal potere abrasivo che agiscono sullo smalto dei denti.
In alcuni casi, ai dentifrici sbiancanti vengono aggiunte sostanze come il carbonato di calcio e il perossido d’idrogeno, utilizzate anche per lo sbiancamento professionale.
Secondo i dentisti, è preferibile utilizzare quei dentifrici sbiancanti che nella loro formulazione hanno sostanze che sostengono la mineralizzazione dello smalto, limitando così l’usura. In ogni caso, si tratta di un prodotto da non utilizzare con troppa frequenza.
Sbiancamento domiciliare: un trattamento personalizzato
Se si desidera un risultato efficace, duraturo e visibile, invece, è sempre meglio affidarsi allo sbiancamento professionale che può essere effettuato presso gli studi dentistici oppure a domicilio.
In questo caso, dopo una visita dal dentista, il professionista realizza una mascherina su misura per ogni paziente che dovrà essere indossata durante la notte, fino a un massimo di 20 giorni, applicando un’apposita sostanza sbiancante.
Lo sbiancamento domiciliare è un trattamento efficace, sicuro e personalizzato: la mascherina, infatti, aderisce in maniera confortevole all’arcata dentale, così come il tipo di prodotto sbiancante è formulato appositamente per le specifiche esigenze di ogni paziente.
“Disclaimer: Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.