In moltissimi contesti lavorativi l’utilizzo di un compressore ad aria è molto importante per semplificare la lavorazione e garantire risultati più efficienti in tempi più rapidi.
Per questo motivo potresti essere alla ricerca dello strumento ideale che ti possa affiancare nella tua attività ma, a fronte delle diverse proposte che trovi nei vari store fisici specializzati e online, non sai ancora come scegliere il modello migliore.
Se il tuo dubbio risiede quindi su come scegliere il miglior compressore ad aria per uso professionale, nelle prossime righe vedremo insieme alcuni fattori che dovresti tenere in considerazione.
Quali sono le esigenze della tua attività professionale?
Prima di tutto, è fondamentale capire quali sono le tue esigenze lavorative. Il tipo e la dimensione del compressore ad aria dipendono dall’uso che ne farai nella tua attività.
Ad esempio, se utilizzi principalmente utensili pneumatici come martelli pneumatici o avvitatori ad impulsi, avrai bisogno di un compressore con una capacità e una pressione maggiori rispetto all’utilizzo per gonfiare pneumatici o pulire superfici.
Il primo passo è quindi comprendere nel dettaglio quali saranno le mansioni che svolgerai tramite il compressore. Questo non solo ti permetterà di capire le specifiche della macchina di cui hai bisogno, ma anche di acquistare tutti gli accessori indispensabili per il tuo lavoro.
A tal proposito, sul sito dell’azienda Airex S.p.a. troverai un ampio catalogo di accessori per compressori ad aria per uso professionale, in modo che tu possa avere anche delle stime più precise relative alle spese aggiuntive che dovrai sostenere per avere il massimo dell’efficienza dalla macchina che sceglierai.
Tieni in considerazione la potenza e la capacità
I compressori ad aria si distinguono principalmente per due parametri: la potenza del motore e la capacità del serbatoio. La potenza del motore determina la quantità di aria compressa prodotta al minuto, mentre la capacità del serbatoio indica quanto tempo può essere utilizzata l’aria immagazzinata prima che il compressore debba riaccendersi per ricaricare.
L’unità di misura della potenza del motore sono i cavalli vapore (HP). In media un HP, come ci spiega anche questo interessante articolo pubblicato su Geopop, equivale a circa 735 Watt.
Un compressore con un motore da 0,5-1,5 HP sarà adatto per un uso occasionale o nelle piccole officine. Viceversa, se si necessitano flussi d’aria elevati e utilizzo in applicazioni intensive, è preferibile scegliere un motore con potenza superiore a 2 HP.
L’unità di misura della capacità del serbatoio è invece il litro (L). Per la maggior parte degli utenti professionali, si consiglia di scegliere un compressore con almeno 50 L di capacità per garantire una durata adeguata dell’utilizzo prima che sia necessario riaccendere il motore.
Nel caso invece dovessi alimentare utensili pneumatici per lunghi periodi di tempo o più dispositivi contemporaneamente, sarà opportuno optare per un serbatoio con capacità maggiore.
La lubrificazione della macchina
I compressori ad aria possono essere lubrificati o non lubrificati, a seconda del loro meccanismo interno. I compressori lubrificati utilizzano olio all’interno dei cilindri per ridurre l’attrito tra le parti mobili, mentre quelli senza lubrificazione funzionano in modo asciutto.
La prima tipologia che abbiamo menzionato richiede una manutenzione più costante poiché l’olio deve essere controllato e sostituito periodicamente. Al contempo offrono una maggiore durabilità e sono quindi l’opzione ideale per un utilizzo intensivo in ambienti professionali come officine, ferramenta e cantieri edili.
I dispositivi senza lubrificazione, sebbene necessitino di una manutenzione minima, tendono ad avere una durata inferiore rispetto a quelli lubrificati. Sono più adatti per un uso sporadico o semiprofessionale, ad esempio nel settore della cura dell’automobile o in ambito domestico.
Considera il fattore della portabilità e le funzioni aggiuntive
La portabilità è un aspetto importante da valutare se prevedi di spostare spesso il tuo compressore tra diverse aree di lavoro. I modelli portatili sono compatti, leggeri e dotati di ruote o impugnature per facilitarne lo spostamento.
Oltre ai fattori principali sopra esposti, potrebbe essere utile per te prestare attenzione alle caratteristiche aggiuntive che possono differenziare vari modelli di compressori sul mercato.
Un esempio è il regolatore di pressione integrato, che può risultare molto vantaggioso se hai la necessità di lavorare a diverse pressioni in base agli utensili utilizzati o al tipo di lavoro da svolgere.
Anche un sistema di raffreddamento efficiente permette di mantenere il compressore ad una temperatura ottimale durante l’utilizzo, evitando surriscaldamenti e prolungando la vita della macchina. Il compressore può quindi essere dotato di ventole o alettature per favorire il raffreddamento.
Infine, se prevedi di utilizzare il compressore in ambienti chiusi o dove è richiesto un basso livello di rumore, potrebbe essere bene valutare modelli con riduttore di rumore integrato. In questo modo potrai anche prevenire spiacevoli inconvenienti se lavori in un cantiere edile al chiuso. Su quest’ultimo argomento, per concludere il nostro articolo, ti suggeriamo anche di leggere questo approfondimento, dove vengono prese in esame tutte le problematiche più comuni relative alla riduzione del rumore nei cantieri edili e alla legislatura in vigore sulla questione.