I fondi comuni sono strumenti d’investimento adatti sia ai piccoli che ai grandi risparmiatori.
Vengono gestiti dalle società di risparmio (dette anche SGR) e funzionano così: il patrimonio viene raccolto fra gli aderenti e poi investito da queste società in attività finanziarie variegate. In pratica ciascun partecipante acquista delle quote del fondo, il cui valore è determinato dai risultati degli investimenti del patrimonio stesso. Sono i promotori a raccogliere le quote e a girarle alle SGR, che procedono a immetterli in attività finanziarie: azioni, obbligazioni, fondi bilanciati e monetari.
Ci possono poi essere distinzioni geografiche per aree di azionariato: americane o europee o asiatiche.
Ci sono poi dei benchmark o indici di riferimento con cui si rapportano le performance del fondo.
Fondi armonizzati e non: differenze
I primi – più commercializzati in Italia – fanno riferimento alle direttive comunitarie europee. Possono essere fondi di diritto italiano (sede legale italiana) e fondi di diritto comunitario.
I non armonizzati sono quelli che si riferiscono a direttive extraeuropee e quindi hanno meno vincoli stringenti e maggiore libertà d’azione.
Fondi aperti e chiusi: cosa significa?
Un fondo comune è aperto quando i partecipanti possono richiedere, in qualunque istante, il rimborso delle quote (rispettando gli accordo firmati in precedenza) o comprarne altre. Per cui non c’è mai una chiusura effettiva.
Un fondo si dice chiuso, quando solo alla scadenza predeterminata è riconosciuto ai partecipanti il rimborso. In caso di chiusura dopo l’apertura nessun altro partecipante può più rientrare direttamente, ma deve acquistare quote di altri partecipanti.
Fondi immobiliari e mobiliari
Rientriamo qui nella categoria dell’oggetto di investimento: l’immobile. Queste SGR puntano a far rivalutare il patrimonio con l’acquisto di case, edifici e altri immobili; si possono anche avere non per forza 100% di quote, ma partecipazioni o diritti reali immobiliari. Sono fondi chiusi.
I fondi mobiliari, invece, investono in azioni o obbligazioni o altri strumenti finanziari. Sono aperti o chiusi.
SICAV e fondi comuni
I SICAV (società di investimento a capitale variabile) – vedi fondo Sicav PICTET – si fondano su una non distinzione fra patrimonio del fondo e patrimonio delle SGR. I soggetti sono attivi e hanno diritto di voto.
Fondi comuni: altre tipologie
I fondi di fondi non investono sui titoli, ma in quote di altri Organismi di investimento collettivo del risparmio e questi a loro volta sono sotto la gestione di altri soggetti decisi dal gestore.
Gli umbrella fund che investono in quote di altri fondi, ma la scelta dei fondi è fatta collettivamente dalla SGR.
I fondi speculativi o hedge fund. Sono fondi ad alto rischio, tendenti ad aggredire il mercato per portare rendimenti alti. Possono chiedervi di entrarci solo i grandi investitori.
I fondi garantiti invece sono obbligati a garantire la restituzione del capitale oppure un rendimento minimo.
I fondi a capitale protetto, invece, tendono a minimizzare i rischi di perdite attraverso apposite tecniche di gestione.
Gli ETF o fondi indice possono essere contrattati come azioni, hanno una gestione passiva e seguono l’andamento del benchmark.