Se vi capita di dovervi spostare all’estero ed in più in una zona lontana da casa, saprete che sono tante le cose che vi occorre spostare: sia per lavoro, che per studio, che per altri motivi, comunque un trasloco internazionale non è qualcosa che si pianifica dall’oggi al domani e bisogna saperlo gestire al meglio.

Ma soprattutto, bisogna chiedersi quanto costa un trasloco internazionale. I costi dipendono comunque da fattori diversi, come quelli del luogo di partenza e di arrivo e della relativa distanza; il tipo di spedizione (quella via mare è la più lenta ed economica, via aereo la più costosa, ma talora quasi necessaria). Bisogna considerare anche le spese portuali e doganali, la qualità del servizio che si offre, e infine anche altre variabili che possono far lievitare il costo. Tuttavia preventivare correttamente le spese per il trasloco internazionale è necessario per evitare problemi. Bisogna considerare questa variabile almeno quanto quella del tempo, perché il trasloco dovrebbe essere organizzato con qualche mese di anticipo prima della partenza per evitare non solo di essere disorganizzati, ma anche perché più ci si avvicina alla data della partenza, più il costo sale. Ecco perché l’organizzazione è fondamentale se si gestisce un trasloco, e per farlo potete sempre consultare un sito specializzato come www.specialistitraslochi.it.

Costo del trasloco internazionale: cosa tenere in considerazione

Le variabili da tenere in considerazione quando si parla di costi per un trasloco sono davvero tantissime. Innanzitutto il costo del trasloco non dipende solamente dalla destinazione verso la quale si vuole andare, ma anche dal numero di oggetti da spostare. Diverso è spostare i beni di una famiglia di 2 persone o di 6 persone: il volume della merce da trasportare fa ovviamente la differenza quando si pianifica un trasloco, e in alcuni casi è più conveniente scegliere di portare meno oggetti ed acquistarli direttamente in loco piuttosto che portarli con sé. Il volume della merce è una voce da considerare assieme a quella sulla distanza.

I costi del trasloco internazionale sono anche connessi al lavoro di smontaggio della merce ed al suo imballaggio: si tratta di costi che dipendono dalla retribuzione della manodopera che si occupa di imballare i prodotti. I costi a destino sono quelli che invece derivano dalla necessità di togliere l’imballaggio e rimontare i beni. C’è chi opta per la riduzione dei costi procedendo direttamente alle operazioni di imballaggio della merce o di carico e scarico per cercare di ridurre i costi.

Bisogna tenere conto anche dei costi della dogana e delle spese che vengono richieste per la ricezione della merce ed in alcuni casi anche per il suo deposito, specialmente se si sceglie di farsi spedire la merce qualche settimana prima di partire.

I costi della spedizione

Finora abbiamo visto quali sono i costi del trasloco internazionale, nel senso quali sono i costi della manodopera. Ma ci sono anche quelli del trasporto, a seconda del tipo di spedizione individuata. La spedizione terrestre ha un costo più basso rispetto a quella aerea. Insomma, la scelta del tipo di spedizione incide molto sul prezzo, ma ha pro e contro. Ad esempio la spedizione via mare, con le navi cargo, è quella più economica ma va pianificata con largo anticipo perché ci possono volere settimane perché la merce raggiunga la terra. La spedizione aerea è veloce, ma anche eccessivamente costosa per la maggior parte delle persone. Un compromesso buono fra rapidità e convenienza è quello della spedizione via terra che ovviamente non è possibile se ci si trasferisce al di là dell’Oceano.

Nella spedizione si può optare per il servizio diretto, più costoso, ma che consente di predisporre il trasloco in pochi giorni, e quello Groupage, o programmato anche un mese prima, più economico.