La cucina è diventata un ambiente che ricopre sempre maggiore importanza in un’ abitazione: mentre anni fa questa stanza era considerata un servizio ed era riservata solo alla preparazione dei pasti, oggi, grazie anche a un approccio diverso che fa del mettersi ai fornelli una vera e propria passione, la cucina è stata riscoperta e integrata nella casa.
Ecco perché spesso si preferisce una soluzione open space, con cucina e soggiorno integrati in unico ambiente e con mobili e complementi d’arredo in bella vista. Per questo, quando si parla di cucina, non basta più solo selezionare con cura mobili e rivestimenti, ma è d’obbligo prestare attenzione anche ai dettagli. Tra questi, l’illuminazione è sicuramente uno dei più importanti, anche perché deve essere funzionale, ma anche capace di creare l’atmosfera giusta.
Lampadari in cucina: quali scegliere
L’illuminazione di una cucina deve coniugare funzionalità e design. Spesso, proprio per questo motivo, vengono preferiti dei faretti di diversa intensità che possono essere orientati per andare a illuminare i punti focali, come il tavolo o i piani di lavoro. Tuttavia, se questa soluzione è stata per lungo tempo quella più diffusa, oggi al posto dei faretti a incasso si preferiscono i lampadari.
Il lampadario, infatti, permette di esprimere al meglio il proprio stile e diventa un complemento d’arredo capace di attirare l’attenzione e di dare un tocco di carattere alla cucina. Sul mercato si possono trovare tante tipologie di lampadari che si adattano sia a cucine classiche che moderne, ma è importante non soffermarsi solo sul design, ma anche su altri fattori.
La dimensione, ad esempio, deve essere adeguata all’ampiezza della cucina, sia per motivi di natura estetica, sia per garantire la giusta illuminazione. Molto importante è anche considerare la tipologia di materiale con il quale è realizzato il lampadario: in una cucina, infatti, è necessario optare per soluzioni facili da pulire, dato che spesso si genera vapore e le superficie possono accumulare polvere e unto.
I lampadari in ceramica o in vetro, come quelli che possono essere acquistati sul sito https://ursostore.it/it/97-lampadari-in-ceramica, sono un’ottima soluzione per chi cerca un complemento d’arredo semplice da mantenere pulito e bello da vedere.
Il colore del lampadario è decisamente un altro fattore che va tenuto in considerazione: infatti, la tonalità deve essere in linea con quella degli altri arredi. In questo caso, chi ama una cucina classica ed essenziale, potrà optare per colori chiari, mentre chi preferisce soluzioni più originali, può scegliere lampadari colorati per realizzare un piacevole contrasto cromatico.
Quali sono le tonalità di luci più indicate per la cucina
Quando si parla d’illuminazione in ambienti come la cucina, dove si passa tempo concentrati nella preparazione dei piatti, è importante che la luce sia funzionale e adeguata. Per questo, in una cucina è necessario installare delle lampadine a luce fredda, da posizionare soprattutto sui piani di lavoro e sui fornelli, in grado di garantire la giusta illuminazione.
Tuttavia, sul tavolo dove si consumano i pasti, sull’isola o se è presente un angolo snack o caffè, invece è possibile optare per lampadine a luce calda che rendono l’atmosfera avvolgente e conviviale. La soluzione migliore, quindi, è quella di mischiare queste due tipologie d’illuminazione preferendo le lampadine LED che consumano meno e durano più a lungo.